Negli ultimi decenni, nel territorio laziale e sabino in particolare, si sono moltiplicati gli studi e le indagini e non solo in ambito archeologico, su alcuni degli edifici religiosi storicamente più rappresentativi del periodo altomedievale della regione. Le ricerche, svolte su iniziativa di molteplici istituzioni, nazionali ed estere, hanno condotto al riconoscimento delle diverse fasi costruttive dei monumenti esaminati, contribuendo a tracciare, attraverso una serie preziosa di dati inediti, un quadro complessivo più preciso e accurato della storia architettonica regionale, con particolare riguardo al primo periodo carolingio, che si sta rivelando molto più ricca e complessa di quanto si fosse a conoscenza solo fino a poco tempo fa e, non a caso, in stretta connessione con quanto avveniva in quegli stessi decenni a Roma, grazie alle molteplici iniziative dei pontefici. Si può fin d’ora affermare che l’area regionale presa in esame all’interno di questo contributo, si sta rilevando nel contesto italiano il territorio dove si sono conservate le più considerevoli, nonché le più numerose testimonianze architettoniche collocabili cronologicamente fra la fine dell’VIII e i primi decenni del secolo successivo, scarsamente documentate, al contrario, in gran parte delle restanti parti dell’Italia centrale e nel Settentrione. In questa sede si cercherà di illustrare e comprendere le componenti storiche e culturali di tale fenomeno, attraverso lo studio comparativo di alcuni fra i monumenti più rappresentativi del primo periodo carolingio nella regione: la cattedrale di Vescovìo e le abbazie di Farfa e di S. Magno a Fondi.
Modelli architettonici carolingi di abbazie e cattedrali in Sabina e nel Lazio: gli esempi paralleli di Vescovìo, Farfa e S. Magno di Fondi / Betti, Fabio. - In: THEORY AND CRITICISM OF LITERATURE AND ARTS. - ISSN 2504-2238. - 3:1(2018), pp. 66-103.
Modelli architettonici carolingi di abbazie e cattedrali in Sabina e nel Lazio: gli esempi paralleli di Vescovìo, Farfa e S. Magno di Fondi
Fabio Betti
2018
Abstract
Negli ultimi decenni, nel territorio laziale e sabino in particolare, si sono moltiplicati gli studi e le indagini e non solo in ambito archeologico, su alcuni degli edifici religiosi storicamente più rappresentativi del periodo altomedievale della regione. Le ricerche, svolte su iniziativa di molteplici istituzioni, nazionali ed estere, hanno condotto al riconoscimento delle diverse fasi costruttive dei monumenti esaminati, contribuendo a tracciare, attraverso una serie preziosa di dati inediti, un quadro complessivo più preciso e accurato della storia architettonica regionale, con particolare riguardo al primo periodo carolingio, che si sta rivelando molto più ricca e complessa di quanto si fosse a conoscenza solo fino a poco tempo fa e, non a caso, in stretta connessione con quanto avveniva in quegli stessi decenni a Roma, grazie alle molteplici iniziative dei pontefici. Si può fin d’ora affermare che l’area regionale presa in esame all’interno di questo contributo, si sta rilevando nel contesto italiano il territorio dove si sono conservate le più considerevoli, nonché le più numerose testimonianze architettoniche collocabili cronologicamente fra la fine dell’VIII e i primi decenni del secolo successivo, scarsamente documentate, al contrario, in gran parte delle restanti parti dell’Italia centrale e nel Settentrione. In questa sede si cercherà di illustrare e comprendere le componenti storiche e culturali di tale fenomeno, attraverso lo studio comparativo di alcuni fra i monumenti più rappresentativi del primo periodo carolingio nella regione: la cattedrale di Vescovìo e le abbazie di Farfa e di S. Magno a Fondi.File | Dimensione | Formato | |
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